La sua storia
Il paese di Ronchis
Il nome di Ronchis, in friulano Roncjs, è molto comune in Friuli e deriva dal sostantivo del verbo latino runcare “disboscare” e dal friulano ronc “terreno messo a coltura in seguito a disboscamento”. Le forme antiche riferite al paese sono Ronche (1226), Roncha (1261), Ronches (1296).
Presenze di insediamenti umani risalenti ad epoche preistoriche, nel territorio del comune di Ronchis, per ora, non sono state rinvenute. Sono stati rintracciati invece quattro siti archeologici di epoca romana: Comugne a Fraforeano, Infan Ultin, Bandito e Bosc dal Sisti a Ronchis, dove in superficie sono stati recuperati parecchi embrici (tegoloni), mattoni, frammenti di vasi, ciotole, anse e pareti di anfore vinarie ed olearie, pezzi di urne cinerarie, tessere di mosaici. Mattoni e pezzi di embrici sono venuti pure alla luce in vecchi muri di case nell’abitato di Ronchis durante la loro demolizione. Questi rinvenimenti avvalorano l’ipotesi che in epoca romana il territorio sia stato abitato da coloni romani, affiancati molto probabilmente da residenti autoctoni.
Ronchis compare
per la prima volta il 14 giugno 1226, in un documento d’investitura da
parte del patriarca di Aquileia Bertoldo di Andechs dei duchi di Merania (1180 –
1251).
La variante Roncha è invece citata in un patto doganale stipulato il 1° agosto 1261 tra il conte di Gorizia e Glizoio di Mels signore di Venzone. Tale patto stabiliva che gli uomini di Venzone per i loro commerci dovevano servirsi solo del porto di Latisana e la villa di Roncha, assieme a diverse altre, doveva tenere in ordine, per il tratto che le competeva la strada che partiva da Latisana e andava verso Palazzolo.
In questo documento Ronchis ha già la qualifica di Villa, e quindi sicuramente doveva esistere già da molto tempo.
La variante Roncha è invece citata in un patto doganale stipulato il 1° agosto 1261 tra il conte di Gorizia e Glizoio di Mels signore di Venzone. Tale patto stabiliva che gli uomini di Venzone per i loro commerci dovevano servirsi solo del porto di Latisana e la villa di Roncha, assieme a diverse altre, doveva tenere in ordine, per il tratto che le competeva la strada che partiva da Latisana e andava verso Palazzolo.
In questo documento Ronchis ha già la qualifica di Villa, e quindi sicuramente doveva esistere già da molto tempo.
Per quanto
riguarda la vicinia del Comun di Ronchis, faceva parte del feudo di
Latisana assieme ai Comuni di:
Villanova (della Cartera), Malafesta, S. Mauro, S. Giorgio, S. Michele,
Cesarolo, posti alla destra dei fiume Tagliamento e Ronchis, La Tisanotta,
Sottopovolo (Latisana), Gorgo, Pertegada, posti alla sinistra del fiume.
La prima notizia dell’esistenza della vicìnia di Ronchis è del 1368. Bisogna però arrivare al 1500 per avere notizie documentate sulla vicìnia di Ronchis.
La prima notizia dell’esistenza della vicìnia di Ronchis è del 1368. Bisogna però arrivare al 1500 per avere notizie documentate sulla vicìnia di Ronchis.
Per
comprendere meglio il succedersi delle fasi che determinarono l’indipendenza
amministrativa del Comune di Ronchis, è necessario rifarsi all’arrivo di
Napoleone in Friuli. Infatti, con la vittoria della battaglia del Tagliamento
da parte delle truppe napoleoniche contro quelle austriache il 16 marzo 1797,
si chiudeva un’epoca storica che aveva visto l’appartenenza del Friuli per
diversi secoli alla Repubblica di Venezia ed il paese di Ronchis alla
Giurisdizione della Terra della Tisana.
Nel novembre del 1805, dopo che l’Austria fu costretta da Napoleone a cedergli i suoi possedimenti italiani fu istituito il Provvisorio Central Governo del Friuli il quale ripartì provvisoriamente la Provincia del Friuli in 13 distretti. Nel distretto di Lattisana erano comprese oltre Ronchis le seguenti località: Bevazzana, Biancada, Bolzan, Bugnins, Campomolle, Canusso, Cesarol, Chiarmazzis, Driolassa, Farforeano, Gorgo di quà, e di là, Latisanotta, La volta, Lugugnana, Madrisio, Malafesta, Manonis, Mulinato, Pallazzolo, Perarat, Persenico, Pertegada, Pescarola, Pichi, Pineda, Pocenia, Precenicco, Rivarotta, S. Giorgio, S. Mauro.
Nel dicembre del 1807 venne istituito il dipartimento di Passariano, che comprendeva i distretti di: Udine, Tolmezzo, Gradisca e Cividale. A quel tempo nel Cantone di Latisana erano comprese le Comuni di: Bolzano, Canussio, Cesarolo, Chiarmacis, Fraforeano, Latisanotta Lugugnana, Madrisio, Mussons, Palazzolo, Píancada, Pocenia, Ronchis, S. Filippo, S. Giorgio, S Mauro, S. Michele, Teor e Villanova. Primo sindaco della Comune di Ronchis fu Lazzaro Tonizzo.
Con il ritorno dell'Austria nel 1815 Ronchis diventa Comune Denominativo o Amministrativo, avente come Frazione Aggregata Fraforeano, facente parte della Provincia dei Friuli e del Distretto di Latisana.
Dal 1815 al 1866, il Comune di Ronchis sarà amministrato da due deputati eletti da tutti i possidenti residenti nel Comune. A quel tempo, l’amministrazione del Comune veniva appunto chiamata Deputazione Comunale.
A seguito dell’annessione del Friuli all’Italia (a Ronchis si ebbero 348 sì e 0 no), l’8 ottobre 1866, furono nominati consiglieri comunali: Baradello Andrea, Marsoni Antonio, Galletti Angelo, Guerin Giulio, Montello Osvaldo, Paron Valentino, Alessandris sac. Alessandro, Galetti Albino, Baradello Giacomo, Gaspari Timoleone, Concina Giovanni, Cividin Giacomo, Guerin Antonio, Guerin Francesco, Barei Antonio. I votanti furono allora 123, tenendo conto che gli aventi diritto al voto erano i maschi maggiorenni che avevano un reddito di almeno 2 lire. Il Re, con un decreto datato 11 ottobre 1866, nominò Gaspari Timoleone primo sindaco sotto il Regno d’Italia.
(informazioni tratte dal sito internet del comune di Ronchis Storia di Ronchis - Comune di Ronchis